Real Wedding

2022: Year of the weddings

2.5 milioni di matrimoni attesi nel 2022 negli USA, il massimo dal 1984. Queste le prime parole del New York Times, dedicate al settore dei matrimoni riportate secondo il wedding report, numeri da capogiro che fanno riflettere, gioire gli esperti del settore, ma anche rattristare in un certo senso. Forse perché vedere delle cifre così alte fa capire quanto questo settore sia entrato in difficoltà negli ultimi due anni, e che molto probabilmente non è stato aiutato poi così tanto, o quel poco che è stato fatto non è bastato. Il fatto è che quel 2.5 milioni non riguarda solo il settore dei matrimoni, ma dietro quel numero ci sono milioni di persone che lavorano attorno, perché è importante ricordare che organizzare e pianificare un matrimonio non significa solo mettere dei fiocchi come tanti purtroppo ancora pensano, ma può voler dire includere diversi settori da quello enogastronomico, a quello turistico, a quello artigianale. Questo è il momento giusto per ripartire e per farlo più forti di prima, è il momento giusto per far partire anche l’Italia come meta di destination wedding.

 È il momento di concentrarsi sul territorio, di attuare piani di ricerca volti a mostrare le opportunità che l’Italia ha da offrire, per portare numerosi turisti nel bel paese, per creare nuovi sogni e cercare di farlo al di là delle aspettative. Chi è sopravvissuto alla pandemia è perché nonostante tutto e nonostante tutti ha continuato a crederci, pur essendo consapevole dei pro e contro che questo settore porta con sé, e nel momento esatto in cui aveva la possibilità di fermarsi e abbandonare un’intera attività, d’iniziare un nuovo percorso di vita ha scelto invece di rialzarsi. Questi numeri, visti da un’altra prospettiva, però ci fanno capire una cosa molto importante, quello che probabilmente la pandemia non ha fermato è l’amore.

L’amore delle coppie, quelle più fortunate, che hanno avuto in questi due anni la possibilità di rafforzare un sentimento nell’attesa di poter festeggiare, o che grazie a questi due anni hanno capito che è arrivato il momento di costruire un futuro insieme forte e solido. È questo quello che ha spinto più di tutti gli operatori del settore wedding a crederci ancora, la gioia, l’emozione, i sentimenti più profondi che questo settore riesce a tirar fuori. Tutti hanno voglia di ripartire, di tornare a fare quello che per una vita si è costruito, e questi numeri sono solo una parte di quello che il futuro riserverà a coloro che nonostante la pandemia non hanno mai perso la speranza di crederci.

A cura di Giulia Mameli

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